If you stay with me..., la mia FF.. sulla falsa riga di Twilight...

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~Yume•
CAT_IMG Posted on 10/4/2009, 18:36




Sotto tortura di mia sorella mi vedo obbligata {visto che ci tengo alla mia vita di diciasettene in erba...=)} a pubblicare la mia fan fiction...
é la prima e anche l' unica...=) spero tanto vi piaccia...
posto il primo capitolo...poi se vi piace sono felice di continuare...
i primi sono molto corti poi si allungano...

Comunque devo un GRAZE grande come una casa alla mia sorellina!!! Senza di lei avrei lasciato perdere molto tempo fa... quindi grazie pazza sorella visto che mi hai incoraggiata e aiutata... {dove mancavo di fantasia io ci ha pensato lei...}...

Genere:soprannaturale
Raiting:arancione
Personaggi:tutti quelli di Twilight con qualche modifica..=)


1 CAPITOLO
OMBRE
Guardai il mio riflesso nello specchio, e ancora una volta alle mie spalle vidi formarsi l’ ombra nera di un’ uomo, un’ ombra che mi sovrastava.. e con una mano tesa mi invitava ad andare con lui.
Il volto diafano sembrava gentile…
Ero intrappolata in una stanza spoglia, i muri di mattoni, potevo fuggire ma non avevo voglia di reagire:
<vi serve qualcosa di me??? Prendetelo pure…>
“Cavolo! A cosa serviva essere diventata una vampira, se poi le immagini tornavano così spesso a tormentarmi???!!!” mi ritrovai a pensarlo per l’ ennesima volta.
Ormai nessuna città calmava più il mio senso di paura, paura immotivata se si considerava che adesso ero praticamente indistruttibile. In duecento anni avevo praticamente girato il mondo in cerca di un rifugio sicuro, Londra, Parigi, Lione, Roma, Venezia, Barcellona, Madrid, Sidney, Tokio, New York ecc. ecc.
Duecento anni, per sempre intrappolata nel corpo di una diciassettenne dai corti capelli corvini, perennemente spettinati di corporatura piccola , sul metro e 65 e un visino dai lineamenti delicati, gli occhi sottili, dorati anche se quello non era effettivamente il mio colore, più di una volta mi avevano definita una piccola peste, già quando ero umana più di una volta… mi rifiutai di essere trasportata dai ricordi che ormai non avrebbero più dovuto esistere.
Ognuna delle città visitate all’ inizio mi trasmetteva quiete, ma poi in uno specchio, in un vicolo, o in una qualsiasi stanza buia l’ ombra di quel grande uomo tornava.
Le sceglievo casualmente, aprivo una cartina e a occhi chiusi puntavo il dito, oggi mi ritrovai a farlo per l’ ennesima volta, la città scelta fu Forks.
Chiamai l’ agenzia immobiliare e raccomandai che mi prendessero una casa già arredata, in quale zona della città più di tanto non mi importava, mi bastava una casa. Tanto poi non ci sarei rimasta molto.
In seguito chiamai l’ aeroporto e falsificai i documenti per iscrivermi in una scuola del luogo, inventai un padre che non avevo mai avuto e una madre, io allora diventavo la figlia spedita da una zia inesistente, come storia per il pubblico poteva reggere, pensai a un nuovo nome falso, l’ ennesima identità di nessuno, ormai il mio nome non era più usato, Elizabeth, avrei potuto storpiarlo in un’ Elisabetta che poi sarebbe diventato un Betta e basta, si poteva andare.
Preparai le valige per l’ ennesima volta, ormai si erano ridotte a un semplice trolley con dentro le cose a cui ero più affezionata il resto l’ avrei comprato al mio arrivo.
Dissi un’ altro addio a una dimora usata solo per 3 mesi e a un’ altra città che non mi aveva dato la pace.
Avevo spudoratamente rinnegato la mia natura, la mia esistenza consisteva solo in una manciata di ricordi e di dolore, era un sopravvivere per non essere sommersi da un rimpianto. Non andavo per niente fiera di ciò
che ero, se solo mi fosse stato concesso sarei volentieri caduta in uno stato di annebbiamento perenne, oppure mi sarei lasciata uccidere. Ma cercavo ancora la mia vendetta. Ecco l’ unica cosa che mi dava la forza per andare avanti: un’ insaziabile desiderio di vendetta, pura, semplice, gelida e dolorosa.


Vi piaceeeeeeeeeeee??????

~Yume•
*Angie*
 
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BellsCullen
CAT_IMG Posted on 11/4/2009, 14:49




Angieeeeeeeeeeeeee...l'inizio mi piace molto e mi intriga...su su continua....kiss
 
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~Yume•
CAT_IMG Posted on 11/4/2009, 16:15




Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!
di averla letta e aver commentatooooooo!!!!!!
grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!

Posto i capitoli 2 e 3 perchè il capitolo 2 è brutto e noioso... =)

2 CAPITOLO
LA NUOVA CITTA’
Arrivai a Port Angeles che ormai era pomeriggio inoltrato, li comprai una macchina, scelsi un Porche Carrera S rosso, mi era sempre piaciuta la velocità e avevo una passione per le belle macchine, inoltre possedevo molti risparmi e se desideravo potevo passarmela non male.
Passai dall’ agenzia che mi diede l’ indirizzo della mia nuovo casa su un foglio sbiadito.
La casa era isolata dal centro, vicino a un bosco…
“perfetto” pensai “l’ ideale per le battute di caccia…”
La casa era piccola e accogliente, l’ ingresso non molto ampio da cui si aveva accesso alla cucina sulla sinistra e al soggiorno sulla destra, al centro subito dopo l’ ingresso c’ era una piccola scalinata, in cima a questa a sinistra la mia camera da letto e a destra il bagno, abbastanza grande con una doccia ampia.
Non potevo lamentarmi pagavo una miseria di affitto e la casa era proprio dove l’ avrei desiderata.
Disfai le valige e mi preparai con i libri, il giorno seguente sarei andata a scuola.
Avevo provveduto a farmeli già spedire al nuovo indirizzo e l’ agenzia me li fece trovare sulla tavola della cucina in perfetto stato.
La notte uscii a caccia, non volevo rischiare di uccidere una persona il primo giorno nella nuova scuola, non era decisamente nel mio interesse.
A cacciare non ebbi nessun problema soprattutto grazie ai miei sensi sviluppati..
“Quando diverrai una di noi tu sarai speciale, non come gli altri ma diversa, la guerriera perfetta…”
Questo mi era stato detto dal mio creatore, colui che io stessa avrei provveduto a uccidere se me lo fossi trovata, un giorno, davanti, mi aveva condannata a una vita di solitudine, avrei preferito cento volte morire da essere umano quella notte. Interruppi il divagare dei miei pensieri concentrandomi sulle prede, non dovevo farmi prendere dai ricordi, non mi era concesso.

3 CAPITOLO
LA SCUOLA
Quando tornai a casa dalla battuta di caccia mi feci una doccia e mi cambiai poi uscii di corsa di casa.
Non ebbi molte difficoltà a trovare la scuola, Forks era piccola, parcheggiai la macchina nel parcheggio e mi diressi verso la segreteria.
“Accidenti! Forse avrei fatto meglio a prendere una macchina meno appariscente…”
La signorina Cope, lessi il nome sul cartellino, della segreteria mi diede il foglio degli orari.
-Mi raccomando bambina, fallo firmare a tutti i tuoi insegnanti e a fine giornata riportamelo…-
-D’ accordo! Grazie mille-
La prima lezione era Matematica, poi Inglese, Chimica e Italiano. Pausa pranzo e poi Biologia.
Le prime ore trascorsero tranquille, ero un po’ sotto gli sguardi di tutti e la cosa mi infastidiva, ma comunque era l’ abitudine ormai che mi mandava avanti.
Gli argomenti delle materie li avevo già affrontati tutti e più di una volta.
Un paio di ragazzi si presentarono, Eric ragazzo dai lineamenti asiatici, un po’ troppo curioso per i miei gusti, Johnny classico ragazzo ammirato da tutte le ragazze dell’ istituto, capitano della squadra di football e in infine si presentò William, ragazzo normale e anche molto simpatico, il classico studente che “se la cava bene”. Delle ragazze nessuna si presentò, non saprei dire il motivo, ma meglio così!
Ero arrivata ormai alla pausa pranzo, decisi di non prendere niente, inventai la solita scusa. Appollaiata su una panchina vicino ai ragazzi stavo leggendo un libro quando cinque ragazzi bellissimi, dalla pelle pallida e gli occhi ambrati fecero il loro ingrasso nella sala. La cosa che più mi colpì fu il loro odore.
Sapevano di vampiro.
“Oddio, ho scelto proprio la città giusta questa volta, altri cinque vampiri e sembrano un clan. Farei meglio ad andarmene il prima possibile!”
Diedi una leggera gomitata a William:
-Will chi sono quei cinque ragazzi???-
-Sono i Cullen, mi stupisce che tu non li conosca!- Disse con tono quasi indignato..
-Sono qui da un giorno secondo te conosco già tutta Forks???- dissi ironica, e continuai…
-Raccontami qualcosa di loro per favore..-
-Cosa Vuoi che ti dica Betta??!!! Sono i figli addottivi del Dottor Cullen e Signora. La dea dai capelli biondi si chiama Rosalie e sta insieme al palestrato dai capelli neri, Emmett, quella piccolina si chiama Alice e sta insieme a quello dai capelli ricci biondi, Jasper e l’ ultimo dai capelli rossicci e spettinati si chiama Edward, se ne stanno sempre per conto loro, raramente parlano con gli altri. Qui godono del rispetto di tutti.-
Mentre li osservavo notai che Edward continuava a fissarmi con un’ espressione dura e fredda sul volto.
-Grazie, Will- smisi di osservare i Cullen…
“Veramente fantastico! Un clan e probabilmente anche questo dottor Cullen e sua moglie saranno vampiri, cosi in tutto fanno sette, sono capitata nello stesso territorio di altri sette vampiri!!! Però hanno gli occhi ambrati, significa che seguono la mia stessa “dieta”, andiamo bene..”
Mentre ero persa nei miei pensieri un nuovo sguardo mi perforò la schiena, mi voltai era ancora Edward. Nel breve istante in cui i nostri sguardi si incrociarono provai smarrimento, mi sentii vuota, il suo sguardo era odio allo stato puro.
“perché?!” fu tutto quello che riuscii a pensare…
La campanella mi diede la scusa per alzarmi, lo feci in fretta…
-Will cos’ hai adesso???-
-Fisica…-
-Io Biologia.. .ok…ci si vede domani grazie per oggi!-
E gli rivolsi un sorriso a trentadue denti. Mi stava veramente simpatico quel ragazzo.
-Figurati! Grazie a te di avermi sopportato!-
Così ci salutammo, quando arrivai in classe il professore era già arrivato e anche tutti gli studenti, diedi il foglio al professore:
-Perfetto signorina Elisabetta Sayer ha deciso di onorarci della sua presenza..-
“fantastico in ritardo il primo giorno..”
-Mi scusi professor Bratt..-
-Si accomodi vicino al signor Edward Cullen, prego. Ah e che non si ripeta più.-
Abbassai la testa e andai a sedermi vicino a Edward Cullen.
-Chi sei?? Cosa vuoi?? Perché sei qui??-
Una voce dolcissima, e infuriata allo stesso tempo mi interpellò, a un volume bassissimo, impercettibile agli umani, veniva dal “ragazzo” seduto alla mia sinistra.
-Prego?? Ci conosciamo??-
Il suo atteggiamento mi infastidiva, prima non faceva altro che fissarmi e ora il terzo grado?!
-No che non ci conosciamo! Ma tu sei come me!-
-Prego??- feci un volto decisamente ipocrita, fingendo di non capire…
-Andiamo… lo sai benissimo di cosa parlo…- mi rispose con tono seccato…
-Andiamo… non voglio risponderti!- dissi scimmiottandolo, poi continuai…
-Prima mi fissi e ora il terzo grado… si può sapere cosa vuoi?!-
-Capirti!- rispose lui secco, forse con troppa enfasi, il suo tono di voce di era alzato, il professore lo rimproverò con lo sguardo.
“è più semplice comunicare così, non credi???”
“leggi nel pensiero??”
“si leggo nel pensiero e comunico telepaticamente… bene.. cosa desideri da me???”
“Voglio sapere chi sei, piacere il mio nome è Edward Cullen”
“oh.. un po’ di educazione…” lo schernì ironica.. “ piacere mio, io sono Elisabetta Sayer, Beth va bene…”
“bene Beth, cosa ti porta a Forks??”
“Il caso, la pura fatalità mi ha portata a Forks, se temi per la tua famiglia non ho intenzione di fare del male a nessuno e come puoi vedere i miei occhi sono ambrati come i tuoi…”

La nostra conversazione fu interrotta dal suono della campana, io uscii di fretta dall’ aula e passai dalla segreteria per lasciare il foglio alla signorina Cope.
“Oh mio dio!”
Davanti alla mia macchina si era formata una folla di gente che osservava l’ automobile.
“troppo appariscente non trovi??”
Un pensiero molto rumoroso e diretto proprio a me. Edward. Lo ignorai e a forza di “permesso, scusate, permesso” arrivai alla macchina e una volta messa in moto me ne andai velocemente, rischiando anche di investire qualcuno.

Vi piaccionoooooooooooo????
pleaaaseeee commentateeeeeeee!!! =)

~Yume•
*Angie*
 
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~Miracle!
CAT_IMG Posted on 11/4/2009, 20:41




o.O troppo bello X)
ti prego posta presto
complimenti =)
 
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~Yume•
CAT_IMG Posted on 14/4/2009, 12:57




CITAZIONE (~Miracle! @ 11/4/2009, 21:41)
o.O troppo bello X)
ti prego posta presto
complimenti =)

grazie milleeeeeeeeeee!!!!=)

Posto il 4 cappyyyyyyy...
è un po' cortino....

4 CAPITOLO
IL BOSCO
Quando arrivai a casa parcheggiai di corsa l’ auto nel vialetto e corsi via, corsi nel bosco a correre per cercare la libertà, correre mi faceva sentire unica, senza vincoli, senza rimpianti…
<tum,tum,tum,tum>
Dei rumori di passi alle mie spalle attirarono la mia attenzione così mi arrampicai su un’ albero, per aspettare il mio inseguitore, nel frattempo il vento mi portò il suo odore, era familiare lo avevo già sentito ed era un’ odore buonissimo.
“Edward Cullen!”
Scesi dall’ albero e mi appoggiai al tronco, lo aspettai…
Quando mi vide arrestò la sua corsa e si nascose più silenziosamente che poté dietro a un tronco…
-Signorino Edward Cullen l’ ho già sentita da un bel pezzo, quindi è inutile che si nasconda…-
Lentamente uscì a dietro il tronco..
-ehm… si… insomma... Beth! È tanto che non ci si vede…-
Bofonchio visibilmente in imbarazzo…
“Toh, ho beccato Edward Cullen a pedinarmi…” pensai un po’ irritata, quel giorno non era stato proprio cortese con me, lo vidi sorridere, chissà perché…
-Perché mi stavi pedinando??-
-IO pedinando te???!! Stavo solo facendo un giretto…-
Mi limitai a guardarlo
-Si va bene! Lo ammetto ti stavo “pedinando”…io preferirei dire seguendo… ma solo un pochino.. volevo vedere dove andavi! Non capita spesso di incrociare gente come noi… e poi non sono sicuro che tu sia così innocua come affermi…-
Mentre parlava si scompigliava la massa di capelli arruffati con una mano mentre con l’ altra gesticolava. Mi ispirava tantissima dolcezza, era dolce.
-Sono veramente innocua come dico di essere… non vedo il mio tornaconto nel mentirti… -
Era la parziale verità, non tutta ma una parte. Piuttosto che mentire preferivo omettere delle parti…
-E tu vorresti dirmi, come hai affermato questa mattina, che il caso ti ha portata in una cittadina sperduta dell’ America dove sempre per caso c’ era un clan di tuoi simili che segue il tuo stesso regime di vita??? Tu sapevi di noi e sei venuta in cerca di qualcuno…-
“Dio mio è terribilmente testardo!”
“si sono testardo!”

-Ehi! Tu non mi avevi detto si saper leggere nel pensiero!!! E poi nessuno ti ha dato il permesso di leggere i miei pensieri!- e scoppiai in una leggera risata, era tanto che non ridevo…
-è vero nessuno mi ha dato il permesso… ma se i pensieri sono di una persona tanto incantevole mi permetto da solo di ascoltarli…- disse con un sorriso sghembo fantastico, se fossi stata in grado di arrossire giuro, l’ avrei fatto…
-Oh, che galanteria, dov’ era oggi quando mi hai praticamente assalita???- lo schernii..
-An già ti seguivo anche per scusarmi per il mio comportamento di questa mattina, non era mia intenzione aggredirti come ho fatto, ma ci tengo alla mia famiglia e ci tengo a proteggerla…-
-Capisco… mi sembra giusto…-
<-Lizzie.. Lizzie!!!->
Qualcun altro mi stava chiamando..
Non era la voce di Edward, era una voce molto più famigliare, una voce che non avrei dovuto sentire…
Veniva dal mio passato… da un ricordo…
<la mia amata gemellina che mi chiamava, e mi correva incontro..
-Lizzie!!! Lizzie!!! Guarda che bei fiori che ho trovato.. Lizzie!!!-
Io sedevo sotto l’ ombra di un grande albero, leggevo un libro…
-Marianne, dove sei stata tutto questo tempo??? Lo sai che nostra madre poi si arrabbia…-
Un ombra incappucciata arrivò velocemente alle spalle di Marianne, sembrava si fosse formata dal nulla
-Corri!! Mar.. -
Qualcuno mi aveva zittita e mi teneva immobile, una seconda ombra, una lacrima cominciò a rigarmi il viso..
“MARIANNE!!! MARIANNE!!! SCAPPA!!!”
Dentro di me urlavo ma lei non mi sentiva ormai l’ ombra l’ aveva raggiunta e immobilizzata, io mi dimenavo ma non riuscivo a muovermi, il tocco gelido del mio aggressore…>

Vi piaceeeeeeeeeeee????

~Yume•
*Angie*
 
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~Miracle!
CAT_IMG Posted on 14/4/2009, 13:05




o.O oddea povera Marianne ç___ç
bhè che dire è Bellissima
ma perchè ha dei ricordi del passato?! *povera cucciola* ç_ç
=) posta presto
kiss
 
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~Yume•
CAT_IMG Posted on 15/4/2009, 20:14




Grazie milleeeeeee!!!!
meno male che ci sei tu che la leggi... =)

5 CAPITOLO
CASA CULLEN
-Elisabetta… Elisabetta.. ti prego svegliati…-
“chi è che mi sta chiamando?? Marianne??”
Piano, piano stavo riprendendo conoscenza..
“NO! Non è Marianne, non può essere lei! Edward??”
-Si Beth, sono io..- mi rispose una voce melodiosa…
“Edward!!” non so per quale motivo ma ero felice di sentire proprio la SUA voce…
Lentamente riuscii ad aprire gli occhi…
-Dove sono??-
-Sei a casa mia…-
Vedevo Edward, e altre sagome ma non ricordavo più chi era Rosalie, chi Emmett, chi Jasper e chi Alice, accanto a Edward c’ erano altre due figure dovevano essere il dottor Cullen e sua moglie… erano tutti in piedi vicino al divano su cui ero distesa.
Mi alzai di scatto e istintivamente feci un lungo passo indietro allontanandomi da quei vampiri…
-Accidenti! Mi dispiace.. scusate il disturbo ora me ne vado…-
“perché mi ha portata a casa sua, stavo bene…” pensai leggermente seccata…
-No non stavi bene… improvvisamente sei caduta in ginocchio, piangevi e urlavi un nome, Marianne mi sembra..-
Istintivamente ringhiai, un ringhio minaccioso e cupo..
“Beth! calmati.. devi solo calmarti…” Feci un respiro profondo…
-scusa mi dispiace non volevo.. ora me ne vado.. scusate il disturbo..-
Ero parecchio in imbarazzo.. ringhiare a degli estranei! Brava furba! E per cosa poi?? Un nome..???!!!
Mi voltai per andarmene ma qualcuno mi afferrò per il braccio…
-Ti prego non andartene, non ti faremo del male.. vogliamo solo conoscerti…- disse una voce squillante, una voce da folletto... mi voltai per vedere in faccia chi stava parlando, aveva i capelli corti castano scuro, spettinati ed era piccolina di corporatura…improvvisamente ricordai… Alice…
-D’ accordo-
Risposi secca leggermente riluttante all’ idea avrei dovuto dare delle spiegazioni, ma non volevo ferirli, in fin dei conti ero a casa loro, un minimo di buone maniere ancora le conservavo, si presentarono uno a uno e poi venne il turno del dottor Cullen…
-Piacere io sono Carlisle Cullen e lei è mia moglie Esme..-
Disse allungando la mano, io la strinsi..
-piacere mio..-
-Bene Elisabetta…- il dottor Cullen cominciò a parlare con voce cortese e gentile, lo interruppi…
-Beth va più che bene…-
-ok Beth.. da dove vieni???-
-prima avevo una casa in California…- il mio tono era laconico e le mie risposte molto vaghe…
-e cosa ti porta qui..??- incalzò lui.. era evidente che non avevo voglia di parlare ma a quanto pare servì a poco..
-il caso..- era la verità..
-il caso.. riposta leggermente insensata non ti sembra???-
-ma è la verità.. ho aperto una cartina e puntato il dito è venuto fuori Forks.. il caso..-
-strano modo di scegliere una città..- osservò con un po’ di cinismo nella voce poi continuò: -dove alloggi??-
-Non mi importa della città dove abitare mi basta cambiare aria ogni tanto… alloggio in una casa fuori Forks sono in affitto..-
-Sei sola??- continuò lui..
“Cos’ è un terzo grado???” cominciavano a darmi leggermente fastidio tutte quelle domande…
- Si, sono sola…-
-Non sei preoccupata di vivere da sola??- si era fatto improvvisamente apprensivo…
-So benissimo badare a me stessa- risposi secca…
-Potremo ospitarla!- si intromise una voce squillante, già la conoscevo, Alice.
-Non ce n’ è bisogno credetemi…- risposi…
“cosa sono un nuovo giocattolo?? Un cucciolo da adottare??”
Vidi Edward sorridere al mio pensiero, si era intromesso ancora una volta nella mia testa..
“Un po’ di privacy per favore!!!”Pregai che avesse letto anche l’ ultimo pensiero…
-Elisabetta ti prego di pensarci, abbiamo una stanza, e un membro in più in famiglia non ci darebbe nessun fastidio anzi, ne saremmo molto felici..- si intromise il dottor Cullen con il suo fare gentile.
-Ho vissuto da sola molto a lungo, non è adesso che comincerò ad avere bisogno di una famiglia…- risposi un po’ brusca, non che la loro gentilezza mi desse fastidio, ma lo dicevo soprattutto per il loro bene, sarei stata solo un problema. Sapevo cosa significava starmi accanto, l’ avevo già viso.
-Noi non ti chiediamo di aver bisogno di noi, noi ti chiediamo solo di entrare a far parte della famiglia- Questa volta era una voce angelica a parlare. Edward.
-Sarei più un problema che altro, e credetemi ho ragione..-
-Lascia scegliere a noi se sarai un problema…- continuò lui.. perché insisteva tanto???
-D’ accordo, per un paio di settimane potrei anche provare…- la mia voce uscì dalle mia labbra da sola, io non volevo accettare, io dovevo tornare a casa mia, Perché Edward riusciva a mandarmi in tilt?!
“due settimane dovrebbero andare, il tempo giusto per ambientarmi e per scappare se dovessero arrivare…” feci i miei calcoli mentali, dato che ormai avevo accettato, non era mia intenzione metterli in pericolo..
“Perché dovresti scappare???”

-Edward Cullen, molto gentilmente potresti evitare di intrometterti continuamente nei miei pensieri???-
Così avevo sviato la domanda, non volevo rispondergli…
-Dimenticati la privacy con lui in giro!- Una voce profonda mi rispose, mi girai verso chi aveva parlato. Emmett. Buona cosa, ricordavo già i nomi…
-Dai coraggio dobbiamo andare a prendere le tue cose nella tua ormai vecchia casa!- disse Alice.
E mi trascinò fuori dalla porta.
Nessuno mi fece domande su quello che era successo nel bosco, meglio non avrei dovuto dare ulteriori spiegazioni.
Secondo Edward erano sgorgate lacrime dal mio volto, un volto che non avrebbe dovuto avere il lusso di piangere. Un volto immortale, per sempre imprigionato nei suoi 17 anni e nel candore delle fattezze di una bambina.
Nemmeno io sapevo spiegarlo.

piaceeeeeeeee????

~Yume•
*Angie*
 
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simlyme
CAT_IMG Posted on 15/4/2009, 21:45




ho recuperato tutto finalmente e che dire????scrivi bene davvero continuerò a leggerla^^
 
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~Miracle!
CAT_IMG Posted on 16/4/2009, 16:16




Uh bellissimoooooooo
come fa a piangere?!
e poi chi deve arrivare?!
*O* posta presto
sono curiosa ^^
kiss Zau
 
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~Yume•
CAT_IMG Posted on 17/4/2009, 17:57




Grazie mile per averla letta!!!
me molto felice!!!!
grazie mille Maggie!!! =)

Posto il sesto capitolo... spero vi piaccia!!!

6 CAPITOLO
TRASLOCO
Ormai era quasi sera, Alice mi accompagnò a casa mia con la sua macchina, durante la strada non le avevo mai dato indicazioni..
-Come facevi a sapere dove abito??.- Le chiesi quando parcheggiò davanti a casa mia…
-Semplice, ti avevo vista arrivare..- Rispose con molta semplicità, come se fosse la cosa più ovvia del mondo..
-Come mi avevi vista arrivare???-
-Giusto! Tu non lo sai… ho delle visioni delle possibilità future, avevo già avuto una visione di te il mese scorso, per me eri solo un’ immagine sfocata, ma avevo visto una vampira. Ancora non sapevo quali fossero le tue intenzioni così quando ho sentito di un nuovo arrivo in città ho indagato...- Ero sconvolta.. poi lei continuò:
-Sono molto più discreta di Edward nell’ indagare…- e si abbandonò a una leggera risata… sembrava uno scampanellio.
Io rimanevo sconvolta…
-Ah..- Fu tutto quello che riuscii a dire..
Le aprii la porta di casa e la feci entrare..
-Bene.. accomodati pure io vado a prepararle mie cose, comunque sono poche, non ci metterò molto..-
-Posso venire con te???- Disse con voce curiosa..
“Come i bambini…” pensai..
-Certo.. vieni pure..-
Mentre svuotavo l’ armadio e mettevo i vestiti nel piccolo trolley mi resi conto di avere veramente poche cose..
-Da quando sono qui devo ancora andare a comprare i vestiti nuovi…- pensai ad alta voce…
-Davvero devi comprare dei vestiti???!!! Perfetto ti accompagnerò io!!! Verrà anche Rosalie..!!!- era entusiasta..
“Grosso errore pensare ad alta voce… enormeee…”
-Va bene, ci andremo insieme..- risposi con molto meno entusiasmo del suo…
Finii di mettere le mie cose nella valigetta… Andai a recuperare le mie cose nel bagno, e quel poco che rimaneva dei miei ricordi sbiaditi qua e la per la casa…
Quando recuperai un piccolo ritratto appeso sulla parete del salotto ebbi un sussulto. Era appeso li eppure non lo guardavo mai.
Raffigurava due ragazze, i lineamenti del viso erano uguali, la corporatura e l’ altezza erano le stesse. Avevano lunghi capelli castani raccolti in un leggero chignon, gli abiti erano di un’ epoca passata da, ormai, molto tempo. I volti erano sorridenti, gli occhi rivelano gioia e voglia di vivere. Una ragazza era seduta per terra, mentre l’ altra la abbracciava alle spalle. Erano felici.
Il ritratto non era proprio un ritratto, ma piuttosto il tentativo di un bambino di dipingere le persone che amava. Comunque in quell’ assurdo quadretto io rivedevo i miei errori, rivivendo ciò che era stato. Vedevo mia sorella sorridere, un sorriso rinchiuso per sempre in quel ritratto e nei miei ricordi, lontani da ciò che ero ora, mai rievocati per paura del dolore. Eppure portavo ancora con me quel disegno, perché in fin dei conti ricordare, mi aiutava ad avere presente ciò che ero e perché lo ero.
Mi ricomposi e tornai da Alice che era rimasta in camera mia.
-Perfetto! Io ho finito...-
-Ok! Torniamo a casa! A proposito, cosa vuoi farne di questa casa???- chiese lei..
-Pensavo di tenerla, se per caso fossi troppo di impiccio per voi avrei comunque un tetto sopra la testa..-
Lei assunse un’ espressione pensierosa per un po’..
-No fidati, non sarai di impiccio, assolutamente.. anzi..-
- Per caso hai visto qualcos’ altro che mi riguarda??- Ormai avevo capito il trucchetto…
-Fidati di me…- cantilenò lei..
-Va bene.. ci farò un pensierino…-
Tornammo velocemente a “casa”, non ci avevo fatto caso nella mia visita precedente di quanto fosse bella, si sviluppava su tre piani, al primo c’ era un’ enorme vetrata che si affacciava sul bosco circostante, Alice mi mostrò la mia stanza e mi spiegò che era vicino a quella di Edward, disse anche che purtroppo in quell’ ala dalla casa c’ era solo un bagno e che avrei dovuto condividerlo con lui..
-Nessun problema.. se a lui non da fastidio...- dissi ad Alice..
-Nessun fastidio…- La sua testa spuntò fuori dalla porta della sua stanza…
-Fantastico! Oltre a leggere nel pensiero, origli pure???!!!-
Sfoderando il suo solito sorriso sghembo tornò nella sua stanza…
Alice mi diede una mano a sistemare le mie poche cose poi mi fece fare il giro del resto della casa, e come una brava guida mi riportò davanti alla porta della mia camera..
-Grazie mille Alice!- le dissi rivolgendole un sorriso..
-Figurati, per una sorella questo e altro!- Rispose e salutando se ne andò..
Quella risposta mi aveva disarmata, riportando a galla vecchie ferite…

"Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza [...].
Poiché il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l'uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo."
William Shakespeare



Interrompendo tutti i miei pensieri, entrai in camera e accesi lo stereo per ascoltare un po’ di musica e mi distesi sul letto con gli occhi chiusi, non potevo dormire, ma almeno mi era concesso pensare. Ripensai al giorno appena trascorso, in 24 ore dal mio arrivo a Forks avevo incontrato dei vampiri e ora ero a casa loro “adottata” come un cucciolo.
Bussarono alla porta.
-Chiunque sia entri pure..- dissi con tono assente, ero ancora immersa nelle mie riflessioni..
-Lo sai che non possiamo dormire vero???- Mi chiese ironica una voce d’ angelo, Edward.
-Mi piacerebbe molto riuscirci..- dissi e sfoderai un sorriso. Poi continuai:
-Dimmi tutto… cosa ti porta nella stanza di una signorina per bene nel cuore della notte???- chiesi continuando a sorridere…lui rispose con il suo fantastico sorriso sghembo..
-Volevo vedere come ti trovavi..- e si sedette sul letto con un’ eleganza impressionante…
-Bene! Ho trovato una famiglia, meglio di così…- in realtà avrei voluto scappare a gambe levate, non capivo cosa mi trattenesse ancora in quel luogo…
Parlammo per tutta la notte del più e del meno dalle cose più stupide alle più serie, fortunatamente non mi chiese mai niente a cui non avrei voluto rispondere, una domanda però mi mise in crisi:
-Quando sei nata??-
-Sono nata il 21 Dicembre 1795…- Gli dissi la mia vera data di nascita… Non saprei spiegare nemmeno io il perché, mi uscì spontaneo. Forse ero stufa di dover continuamente inventare bugie.
-Quando sei stata trasformata?-
-Nel 1813, avevo 17 anni…tu?- per “nata” intendeva trasformata, ma io questa non la consideravo vita.. più una sorta di inferno personale… comunque anche questa data era vera…
-Nel 1918…- disse con voce mogia..
-Ha!- dissi ridendo..-Sono più vecchia di te!!!- e scoppiai in una risata allegra…
-Ehi! Non si prende in giro! E poi..- e iniziò a sorridere…-tecnicamente abbiamo la stessa età! Anch’ io sono stato trasformato da Carlisle quando avevo 17 anni…-
Il resto della notte passò tra risate e prese in giro, con lui stavo stranamente bene. Quando il sole cominciò a fare capolino la magia di quella notte fu spazzata via e si concluse con un:
-Dobbiamo prepararci per scuola…- detto da Edward con tono laconico…
Edward andò nella sua stana a prepararsi, io rimasi ancora per un po’ appollaiata sul letto, quella notte avevo parlato liberamente, senza mai inventare bugie, sincera al 100 %. Ogni risata, ogni sorriso era stato spontaneo, ogni atteggiamento istintivo. Erano anni che non parlavo per così tanto tempo e così bene con una persona. Forse mi ero davvero stancata di vivere di bugie.
Pigramente mi alzai e andai a fare una doccia, sistemai i capelli velocemente. Mi misi una maglietta molto semplice, un paio di jeans e le mie adorate converse. Mentre stavo uscendo dalla mia stanza incrociai Alice…
-Cosa vedono i miei poveri occhi! Torna subito in camera signorinella che ti devo dare una sistemata…- disse spingendomi in camera e mettendosi a frugare tra i miei vestiti…
-Alice.. che c’ è che non va???-
-Come che c’ è che non va??? Guarda come sei vestita!!!- il suo tono era di rimprovero e scandalizzato allo stesso tempo…
Non ci fu verso di controbattere così la lasciai fare…

Vi piaceeeeeeeeee???

~Yume•
*Angie*
 
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~Miracle!
CAT_IMG Posted on 17/4/2009, 18:10




hahahah Alice sempre la solita XD
bhè che dire è bellissima *O*
bhè Eddy ci sa fare ^ ^
hahah dai posta presto
complimenti <3
kiss
 
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*Manu*
CAT_IMG Posted on 17/4/2009, 18:53




Oh Angieeeeeeeeeeeeeeeee come ho fatto a non averla letta prima!?!??! :unsure:
*me colpevole* :(

Coooooooooooooomunque sei moooooooooooooolto brava!? ^_^
Mi piace un sacco questa storia e mi fanno morire insieme sti due!? ;)
Alice è sempre la solita!!? :D

Aspetto il seguitoooooooooooo *__*

baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
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~Yume•
CAT_IMG Posted on 21/4/2009, 14:01




Manuuuuuuuuuuuuu!!!!!!
sono contenta che ti piaccia!!! =)
grazie milleeeee!!!! <3

Grazie Miracle che commenti sempreeeee!!!
grazie grazie!!!

Allora mi scuso per il ritardo... ma io e mia sorella siamo tornate ieri sera tardi da 3 giorni a Milano pieni di gare...=)
{ci abbiam rimesso il week-end...T.T}

Vi posto il settimo apitolo, e come al solito spero che vi piaccia!!!!!

7 CAPITOLO
LO SCORRERE DEL TEMPO
Alice frugò per quasi un’ ora nel mio armadio, lanciandomi rimproveri di ogni genere, non riusciva a trovare nulla che le piacesse, finì con il prestarmi i suoi vestiti.
Mi fece indossare un paio di jeans molto aderenti, una camicetta bianca e un paio di scarpe rosse con il tacco abbastanza alto, la mia flebile protesta non attaccò…
-Ehm Alice… lo sai che stiamo solo andando a scuola vero?-
-Oh mon die! Ma chere, anche quando andiamo a scuola dobbiamo essere impeccabili! Presto la capirai anche tu questa filosofia…e comunque oggi dobbiamo ASSOLUTAMENTE andare a fare shopping!-
Non tentai nemmeno di rispondere, il modo in cui aveva detto quell’ “assolutamente” escludeva qualsiasi tentativo di protesta da parte mia…
Scendemmo le scale tutti ci stavano aspettando nella sala..
-Buon giorno!- dichiarammo in coro io e Alice
-Alla buon’ ora! Rischiamo di fare tardi…-disse Emmett…
-E’ tutta colpa di Beth! È senza vestiti degni di questo nome!!! Rosalie oggi andiamo a fare shopping…- dichiarò Alice con fare da dittatore… Personalmente adoravo i miei vestiti...
-certamente!- rispose Rosalie rivolta ad Alice…poi continuò..
-niente di personale sorellina ma se è come dice Alice dobbiamo veramente rifarti il guardaroba!- disse rivolta a me sorridendomi…
Emmett mi squadrò e poi scoppiò in una fragorosa risata..
-che c’ è da ridere???- chiesi in cagnesco..
-Niente mi sto solo immaginando la tua faccia quando ti porteranno in giro per negozi!- in effetti aveva ragione, quel pensiero fece sorridere anche me…
-Ragazzi dovete muovervi vi state perdendo in chiacchiere… arriverete tardi a scuola.. per Beth è solo il secondo giorno coraggio…- intervenne Esme, con voce dolce e premurosa..
-Giusto mamma..- disse Edward, poi mi venne vicino…
-Complimenti sei bellissima..- mi sussurrò all’ orecchio…
“mi permetti di portarti a scuola sulla mia carrozza, bella principessa???” un pensiero decisamente rumoroso, sempre di Edward.
Se avessi avuto in mano una pala, mi sarei sotterrata, giuro. Sapeva sempre come spiazzarmi.
-Grazie.. e ehm.. certo…-
”bel principe” sorrisi maliziosa, lui mi rivolse il suo solito sorriso sghembo.
Così io e Edward prendemmo la Volvo mentre gli altri la cabrio rossa di Rosalie.
Arrivammo a scuola in pochissimi minuti, quel giorno decisi di ascoltare i pensieri di chi ci circondava, e non di ignorarli, un modo come un’ altro per passare il tempo. Con mia sorpresa scoprii che Edward era molto ambito dalle ragazze e la mia presenza al suo fianco non era per niente gradita:
“chi è quella ragazza a fianco del MIO Edward???!!! Ma certo è quella nuova, come fa a essere li!!!”
Oppure:
“perché l’ ha portata a scuola???!!! Non abitano distanti???”
Questi erano i pensieri generali ma poi ce n’ erano altri che facevano congetture su come uccidermi o sbarazzarsi di me, questi mi fecero sorridere, se avessero saputo la verità…
Come li ascoltavo io li sentiva anche Edward e se io li trovavo leggermente imbarazzanti lui li trovava “spassosi”, anche se i sorrisi provocati dai pensieri delle ragazze diventavano smorfie quando era costretto ad ascoltare quelli dei ragazzi su di me:
“Che bella ragazza!!! Ma chi è??? An si è quella nuova!!! Ieri non ci avevo fatto caso a quanto fosse bella!!! Cosa ci fa con Cullen???”
Ma questo era il minimo c’ era chi si spingeva ben oltre, ascoltando i pensieri del caro Johnny che incrociammo nel corridoio, mentre Edward mi stava accompagnando nell’ aula di letteratura, Edward, al mio fianco, emise un basso ringhio, beccandoci una strattonata da parte mia, non era il caso di tenere simili atteggiamenti, dopotutto erano semplici umani.
L’ ora di letteratura passò in fretta anche se dovetti sopportare un’ interrogatorio di William sul perché questa mattina fossi arrivata con i Cullen.
“Per caso c’ è qualcuno che in questa scuola non ci ha fatto caso???” pensai leggermente seccata.
Il resto della mattinata trascorse molto velocemente, il pomeriggio invece sembrava non finire mai.
Alice e Rosalie mi portarono a fare Shopping a Port Angeles, negozi di vestiti, accessori, scarpe e infine intimo. Perfino l’ intimo. Mi rifecero il guardaroba svaligiando non so quante botteghe, ma devo ammettere che mi divertii parecchio!
La settimana mi volò davanti agli occhi, ormai Edward aveva modificato il suo orario in modo da avere le mie stesse lezioni, le persone smisero di fare domande e smisero anche di pensare. Le ragazze si rassegnarono così come i ragazzi. Anche se tra Edward e me non c’ era niente, non ancora. Trascorrevamo le notti parlando oppure andando a fare delle passeggiate.
La sua presenza stava diventando parte di me, mi ero abituata ad averlo sempre vicino, stargli lontana mi risultava molto difficile e la mancanza della sua presenza apriva una voragine nel mio petto.
Cominciavo a sentirmi piena di buchi, il dolore che mi causava la mancanza di Edward si sommava a quelli del mio passato, se non fossi stata praticamente indistruttibile credo che sarei crollata su me stessa.
Stava succedendo quello che non sarebbe mai dovuto succedere. Prima o poi avrei dovuto lasciare anche Forks come tutte le altre città, ormai non ci avrebbero messo molto per ritrovarmi. Il solo pensare di dovermi allontanare per sempre da Edward, la mia fonte di tranquillità, mi faceva male.
Era in grado di trasmettermi quiete, una quiete che avevo smesso di provare da due secoli. A volte mi capitava persino di provare una leggera gratitudine verso ciò che ero, altrimenti non l’ avrei mai incontrato.
La sua presenza affievoliva il dolore che provavo per il mio passato, affievoliva la crudele rabbia che mi mandava avanti, limitava persino l’ odio che provavo per me stessa. Stavo diventando dipendente dalla sua presenza.
Intanto il mio tempo passava… e presto o tardi sarebbe scaduto.
Ogni alba, mentre cresceva, mi cerava un nuovo dolore, ogni notte mentre scendeva un nuovo pianto silenzioso.

Tre sono le dimensioni temporali: passato, presente, futuro; di questi, solo il passato ci appartiene veramente.
Seneca



Vi piaceeee????

Io lo trovo un capitolo abbastanza noioso!!! =)
ma mi serve per andare avanti..
quindi prometto di postare presto l' ottavo!!!!

~Yume•
*Angie*
 
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~Miracle!
CAT_IMG Posted on 21/4/2009, 15:52




CITAZIONE
Vi piaceeee????

Io lo trovo un capitolo abbastanza noioso!!! =)

Allora non devi rigraziarmi perchè a me piace leggere la tua ff...
e poi ci chiedi se ci piace?! O.o sei matta è bellissima e non dire che è noiosa perchè ti picchio XD
brava...complimenti ^ ^ e poi quella frase "WoW" è a dir poco giusta XD
ti prego posta presto
kiss
 
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*Manu*
CAT_IMG Posted on 21/4/2009, 20:57




Dai non è noioso!?^_^
Sono molto carini loro due...poi lui che le parla nell'orecchio... :wub:
Posta prestoooooooooooooooooo ;)

baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
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28 replies since 10/4/2009, 18:36   3373 views
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